Vostro figlio sta sviluppando una dipendenza digitale? Ecco come comportarsi

Potrebbe essere difficile trovare il giusto limite, perché anche gli adulti spesso si mettono sulla difensiva quando gli viene fatto notare che passano troppo tempo sui social network. Quali sono i segnali che suggeriscono che vostro figlio sta varcando il confine della dipendenza?

Diffidate se viene risucchiato nel mondo online tanto da perdere interesse per la vita reale. In casi estremi, potrebbero anche cercare di evitare il contatto con i loro amici, se non attraverso mezzi digitali (chat, social media, ecc.).

Un altro segnale da notare è se il tempo trascorso davanti agli schermi è l'unico momento in cui vostro figlio appare felice e ogni tentativo di limitarne l'uso porta a un conflitto o a una reazione aggressiva. Affidatevi alla tecnologia, come le applicazioni di controllo parentale, per individuare il problema fin da subito.

I punti sopradescritti hanno anche implicazioni per la vita familiare del ragazzo. Essere focalizzati solo sulle attività digitali potrebbe creare delle divisioni fra lui e la sua famiglia. Vivere nel mondo virtuale può anche portare a difficoltà nella vita sociale di un bambino fuori casa.

Anche se non è l'unico fattore da considerare, l'aumentare del tempo trascorso sui social media può anche essere un indice di una dipendenza in via di sviluppo.

Questi, naturalmente, non sono gli unici segnali a cui i genitori attenti dovrebbero prestare attenzione. Allora, cosa si può fare, se il vostro foglio si comporta in modo "difficile" quando si affronta l'argomento? Ecco alcuni consigli:

1. Mai rinunciare alla comunicazione. Parlate con lui e guidatelo nel mondo digitale fin da subito. È bene adottare un approccio non conflittuale quando si parla del problema con il proprio bambino. Quando arriverà il momento, e chiederanno più indipendenza, dovrebbe essere concessa, ma fate capire chiaramente che siete sempre disponibili a parlare di qualsiasi problema o comportamento anomalo che vostro figlio possa riscontrare quando online. 
   
   
2. Non utilizzate un atteggiamento dittatoriale Create un clima di fiducia e comprensione. Questi fattori faranno sì che il ragazzo sia consapevole che il genitore è la persona a cui rivolgersi se succede qualcosa di brutto. 
   
   
3. Insegnate a vostro figlio il giusto equilibrio tra il mondo digitale e quello reale. Se i vostri bambini amano giocare, inseritelo nel loro programma, ma organizzate anche attività diverse per il tempo libero con le quali potranno altrettanto divertirsi - ad esempio suggerendo loro di fare sport o di suonare uno strumento musicale e sostenendoli nelle loro attività.
   
   
4. Se avete l’impressione che stia usando troppo il suo dispositivo, non portateglielo via. Suggerite invece dei consigli pratici che contribuiscano a regolarne l'uso. Ad esempio, la disinstallazione di alcuni social network/chat può ridurre la tendenza a guardare costantemente lo smartphone o il tablet - limitare le notifiche può avere un effetto simile.
   
   
5. I genitori sono il modello di riferimento primario per i figli, e questo vale anche per l'uso dei dispositivi elettronici. Se un genitore prende in mano lo smartphone ogni due minuti, è probabile che un ragazzo copi quel comportamento, creando un'abitudine malsana. Siate un buon modello di riferimento e tenete sotto controllo anche il tempo che voi passate online.
   
   
6. Pianificare brevi pause dalla tecnologia. Un fine settimana senza cellulare o tablet può essere vantaggioso sia per i ragazzi che per i genitori. Se decidete di fare un tentativo, organizzatevi di conseguenza e preparate molte attività coinvolgenti che vi terranno occupati, lasciando la tecnologia "fuori portata".

Per un'esperienza online sicura, tenete traccia di ciò che i vostri figli fanno con i loro dispositivi. ESET Parental Control per Android vi permette di limitare il loro tempo online e di gioco, vi aiuta a scoprire cosa stanno facendo nel cyberspazio e a bloccare i siti web con contenuti inappropriati. In un modo unico, dà anche voce ai ragazzi, permettendo loro di chiedere il permesso di giocare o di navigare più a lungo o di visitare siti web specifici.