Geolocalizzazione e social media: quali rischi?
Geolocalizzazione: I tuoi figli stanno dicendo al mondo intero dove sono?
Il "check-in", (condividere la propria posizione attuale utilizzando i servizi di geolocalizzazione e aggiungendo una foto, un video o uno stato), è diventato una pratica comune sui social network. Proprio come taggare gli amici o esprimere gli stati d'animo con un emoji, la posizione è solo un altro modo per rendere un nuovo post più attraente per i follower. I bambini e i ragazzi faranno di tutto per far sì che le persone apprezzino, condividano o commentino i loro post sui social media.
Anche se potrebbe essere innocuo per i bambini usare la geolocalizzazione per far sapere ai loro follower dove si trovano, condividere la propria esatta posizione con il mondo intero non è una buona idea. Senza le giuste impostazioni sulla privacy, non c'è garanzia che le informazioni sulla posizione dei vostri figli non cadano nelle mani di cyber-bulli, stalker o addirittura di cybercriminali.
Ci sono alcune pratiche che i genitori possono mettere in atto per assicurarsi che i loro figli siano al sicuro quando usano i social media. Ciò che probabilmente conta di più è che i bambini conoscano i rischi di una eccessiva condivisione. I vostri figli probabilmente hanno già un’idea generale della privacy digitale. Chiacchierate con loro e scoprite quanto ne sanno - potreste anche imparare qualcosa da loro.
Per evitare un'inappropriata condivisione della posizione, insegnate ai vostri figli a tenere spenta la funzione GPS sul cellulare o tablet. Dovrebbe essere acceso solo quando serve per le indicazioni stradali, ad esempio per inviare la loro posizione ad un amico che stanno per incontrare.
Anche con il GPS spento ci sono modi in cui un bambino può involontariamente rivelare la sua posizione. Una foto da un luogo riconoscibile o anche una descrizione del posto potrebbe essere sufficiente a causare problemi. I bambini dovrebbero imparare a proteggere i loro profili utilizzando le giuste impostazioni di privacy sui loro account di social network, evitare una condivisione eccessiva e limitare la visibilità dei loro post solo alla famiglia e agli amici.
Prendete un po’ di tempo con i vostri figli e controllate le loro attuali impostazioni sulla privacy. Assicuratevi che i contenuti che condividono possano essere visti solo dagli effettivi destinatari. Per un approccio più selettivo, alcuni siti di social network consentono di creare gruppi separati per amici, familiari o conoscenti. Il gruppo appropriato può essere scelto per ogni nuovo post.
Tenete anche presente che, come genitori, siete soprattutto voi a influenzare le opinioni e le abitudini dei vostri figli. Quindi, cercate di essere un buon modello - attenetevi alle stesse regole che chiedete ai vostri figli di rispettare. Mettete in pratica ciò che predicate!
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Le tendenze sono fantastiche fino a quando non ci caschiamo. Oggi i bambini trascorrono molto tempo consumando contenuti online, e le loro vite quotidiane ne sono fortemente influenzate. I contenuti che vedono e ascoltano online possono essere così allettanti che vogliono farne parte o contribuire a crearli. Questo non è necessariamente un male, come scopriremo insieme in questo articolo, ma il dialogo e il monitoraggio sono sempre essenziali per creare un'esperienza online sicura.
L'oversharing può essere definito come l'eccessiva condivisione di informazioni personali, sia che si tratti di dettagli sensibili sia che si tratti semplicemente della frequenza o della portata di ciò che viene condiviso. Nel contesto del mondo digitale, l'oversharing può avvenire sia in privato che in pubblico.