Cosa fare se mio figlio viene adescato?
È una situazione orribile quella in cui si trova un genitore, che scopre che il proprio figlio è stato attaccato da un predatore online, manipolato e sfruttato.
Essere un genitore esperto di tecnologia è un modo per rendere più sicura l'esperienza online di vostro figlio. Un episodio di adescamento online è emerso qualche tempo fa a Colonie, New York, quando una mamma vigile ha scoperto e aiutato ad arrestare un predatore online.
La madre - che ha chiesto di rimanere anonima - stava navigando la pagina Facebook della figlia quindicenne quando si è imbattuta in un messaggio di un uomo adulto che non conosceva. I suoi sospetti sull'uomo sono stati confermati quando ha inviato un messaggio, fingendo di essere sua figlia.
L'uomo ha risposto immediatamente, e il contenuto della loro chiacchierata ha preso rapidamente una piega sessuale. Per fortuna, durante la conversazione l'uomo ha fornito alcuni dettagli su se stesso.
Armata di queste informazioni la madre ha avviato un'indagine online e, dopo aver scavato un po', ha trovato quello che cercava. Dennis Williams, l'uomo dall'altra parte della chat usava il suo vero nome ed era in realtà un 33enne condannato per reati sessuali.
L'identificazione di questo individuo non sarebbe stata possibile se la madre non fosse stata consapevole dei rischi online o non avesse monitorato l'attività della figlia sui social network. Ma quest'ultima, in particolare, può richiedere molto tempo. L'utilizzo di strumenti di controllo parentale può rendere tutto più semplice ed efficace, avvisando automaticamente i genitori di eventuali irregolarità.
Con l'aiuto di questa tecnologia moderna e sempre più diffusa, potete anche farvi un'idea di cosa fanno i vostri ragazzi quando navigano in rete, con chi parlano e quanto tempo passano online.
In questo caso, dopo aver scoperto il passato dell'uomo, la mamma tecnologica, ha immediatamente contattato la polizia locale. Gli investigatori hanno continuato le conversazioni che aveva iniziato, ricevendo alla fine una foto dell'autore del reato si mostrava nudo e organizzando un incontro per conto della ragazza.
Quando Williams si è presentato, è stato ammanettato e poi incarcerato senza cauzione. La polizia ha elogiato la madre per aver svolto egregiamente il suo ruolo di genitore.
"[madre e figlia] hanno un rapporto abbastanza buono che permetteva alla madre di monitorare le attività internet della figlia, e in questo caso, ha impedito quella che avrebbe potuto essere una pessima decisione per la ragazza così come un atto criminale da parte dell’uomo", riferito il tenente Robert Winn della polizia di Colonie ad ABC10 News.
Avere un buon rapporto con i vostri figli e alcune conoscenze di base sulla tecnologia sono ottime premesse per aiutarli a usare internet in modo sicuro. Di seguito sono riportate alcune misure specifiche da adottare in base all’età:
Bambini fino a 11 anni:
I bambini dagli 11 ai 13 anni non dovrebbero condividere le loro password, ma i genitori si:
Con ESET Parental Control per Android
PROVALO GRATUITAMENTE PER 30 GIORNIÈ una situazione orribile quella in cui si trova un genitore, che scopre che il proprio figlio è stato attaccato da un predatore online, manipolato e sfruttato.
I social media, le chat room, la messaggistica istantanea e i giochi online offrono ai vostri figli opportunità straordinarie. Possono parlare con i loro amici e divertirsi condividendo video e giocando. Allo stesso tempo, però, rendono molto facile per chiunque contattare vostro figlio, sia attraverso un messaggio, un commento sotto un video o un gioco.
Cosa scrive in un messaggio un predatore online? I bambini sono in grado di riconoscerlo per quello che è se o quando lo vedono? E come dovrebbero reagire?